Ciao a tutti!!! Mi chiamo Francesca. Ho deciso di creare un blog con questo nome "Perle di follia" perchè? Me lo sto chiedendo anch'io....In realtà il motivo è molto semplice. Qui non troverete un argomento unico ma tanti e molto diversi fra di loro. Dalla mia passione per il make-up (grande passione....), a racconti sia miei che di altre persone a di tutto un pò. Un blog nonsense perchè la vita deve essere così...un pò folle, un pò particolare e piena di quella curiosità che dà la voglia di guardarci in giro a 360°.

Vi lascio con una frase di una ragazza di nome Roberta
" Non potendo aggiungere giorni alla vita,
diamo vita ai giorni"...
e io aggiungo, con un pizzico di pazzia......



Tutti i prodotti, da me, recensiti, sono stati personalmente acquistati e rispecchiano
solo la mia opinione personale.

sabato 19 febbraio 2011

Il mio mondo dei sogni

Toc Toc.
Qualcuno bussa.
Mi chiedo chi possa essere. E' tardi....
Mi avvicino alla porta di casa ma il suono non proviene da lì.
Lo sento ancora.
Hanno chiuso mia sorella da qualche parte?!
Sicuro l'hanno fatto apposta...
Toc Toc
Che diavolo....?!
Il suono proviene da un muro di casa nostra.
Sopra c'è un crocifisso fatto con due canne di bambù legate con uno spago.
Al centro, un finto fiore giallo.
Alcuni vecchi rosari incorniciano questo vecchio ricordo.
Appena mi avvicino, la parete tutta comincia ad illuminarsi.
Visti passati problemi in campo spiritico vorrei fuggire ma questa luce è così...non so, mi attira.
Vedo una figura stagliarsi nella luminosità.
Si avvicina a me e rimango inebetita.
Quei suoi capelli bianchi così soffici...
Quel suo dolce sorriso...
E quegli occhi azzurri come il cielo.
Occhi da gatto...
Per un breve attimo, il mio cuore si ferma ma la mia anima è in contemplazione.
- Ciao!!
- ........
- Ciao Francesca!!
Non so come ma riesco a parlare.
- Nonno Mario?!
- Si, sono io. Non mi riconosci più?!
Il cuore mi batte all'impazzata.
- Bhè, sai...sono cinque anni che....
La mia voce si blocca.
Sento un nodo alla gola. Non posso continuare.
- Si, cinque anni esatti. Non ti sono mancato?! Non ti fa piacere rivedermi?!
- Non mi sei mancato? Tu non lo puoi sapere ma sono stata malissimo. Piangevo in continuazione. Io.....
- Non avrei mai voluto. Ho visto anche il brutto sogno che hai fatto una volta.
- Nonno io, purtroppo, non capisco.
- In quel sogno ero in un letto e soffrivo.
Tutto era buio e in una sorta di tempesta.
La nostra casa era in abbandono. Terribile....
- Ho pensato stessi soffrendo.
- No. Non più. Quando sei sulla terra tutto è così diverso. Ma no, non soffrivo quando hai fatto quel sogno. Una lacrima me la sono concessa quando vi ho dovuto salutare ma ora sono quasi felice.
- Perchè dici "quasi?"
- Perchè soffri, picchia mia.
- Era tanto che non mi chiamavi così...
- Già.
Nel frattempo sono caduta nella poltrona dietro di me.
Lui si avvicina, mi prende per mano.
E come la bimba che ero, lo seguo.
Fa strano da dire ma "entro nel muro con lui".
Dio, non ci posso credere.
- Questa era casa tua....c'è ancora il cancello sbilenco.
Potevi farlo aggiustare almeno qui, no?!
Quella stradina con i ciottoli che conduce alla porta d'ingresso e alla casa.
La mia casa....
- Portami in giardino tra le rose e le fragoline minuscole.....
- Si, tesoro.
Sento il fruscìo delle foglie e tutto mi sembra un sogno.
I mattoncini che dovrebbero creare come una sorta di stradina fra le piante.
Troppo storti per poterci camminare sopra....
C'è pure il campetto da ping-pong.
A malapena ci stà il tavolo e, tutto attorno, trovi una marea di ortiche.
Bello!!!
Ti ricordi quando Cristiana c'è finita in mezzo con il triciclo?
Avrà avuto sei anni. Mia sorella è un pò sfortunata.
Divenne tutta una bolla per non so quanto tempo...
- Francesca, andiamo un attimo a casa.
Stretti stretti ci avviamo.
Ancora prima di entrare sento un gran trambusto.
Apro la porta e non credo ai miei occhi.
La prima persona che vedo è mia nonna Hesperia.
Le corro incontro e mi sorride con tanta intensità che, quasi, mi ferisce.
La stringo forte.
Non so come, non le faccio male.....
- Non saluti anche me?!
Mi giro e vedo zio Marcello.
E tanti amici di un tempo passato.
- Io vi amo tutti. Mi siete mancati!!!
Nonno mi sorride teneramente.
Lo afferro per un braccio e comincio a salutare ognuno.
Poi mi cinge la spalla.
- Vieni con me, adesso.
Noto i suoi occhi lucidi.
- Nonno, che c'è? Ora sono a casa.
Nessuno ci potrà più separare.
Staremo sempre insieme.
- Questo non è il posto per te.
- Si che lo è. E' casa mia.
- Si e lo sarà sempre ma non ti ho portato qui per tenerti con me. Non ancora, almeno...
- Non puoi andartene di nuovo. Non lo accetto. Non posso perderti ancora.
- Ma tu non mi hai mai perso.
Ho sempre continuato a vedere il mondo tramite i tuoi occhi e nella tua anima è vissuta la mia.
Guardati bene attorno.
Questo è il posto in cui sei stata più felice in vita tua.
Ma non è tutto perfetto.
Io e tutti coloro che hai visto, stiamo facendo in modo di renderlo perfetto anche per te.
Vedi quei fiori laggiù?
Non sono splendidi perchè li curo bene.
Qui, ogni fiore, è un sorriso di chi amiamo.
E più il sorriso è sincero, più il fiore è meraviglioso.
Le spine che vedi, su tutte le rose, sono invece il dolore di coloro che amiamo.
Una spina per ogni lacrima...e, adesso, sono troppe.
Forse, a volte, pensi di essere sola ma non è così.
Pensi che io non ci sia più ma continui a parlarmi...non ti chiedi perchè?!
Perchè, in fondo al tuo cuore, sai che ci sono ancora.
L'amore vero non può avere una fine.
Sarebbe come dire" sono disposto ad amarti fin quando sono in vita. Dopo no".
Non ha senso.
Pensi veramente che non ti ami più?
Picchia non piangere.
Guardami. Eccomi qua, davanti a te.
Io ci sono ancora. Esisto e sono qui per ricordarti che la morte è una bugia.
Che ciò che ti spaventa non esiste ed io sono concreto come tutti coloro che hai visto prima.
Qui, noi, realizziamo i sogni.
Per te, è la tua casa al Ghettarello.
Poi, ognuno ha il suo.
Ma io sto facendo il possibile per renderti felice sempre.
Ogni tanto ci intrufoliamo nella tua vita.
Quando parli di ricordi felici, siamo noi che veniamo da te per non farti dimenticare le tue origini e ciò che ti spetterà tra tanto tempo.
Non potrai venire prima del tempo.
Il sogno non sarebbe perfetto e tu non riusciresti ad essere veramente felice.
Io voglio che tu lo sia.
La vita è solo un breve sogno.
Tante volte è difficile. Tu lo sai.
Ti può spezzare.
Ma ricorda che quando cadrai, io cadrò con te. Quando ti rialzerai, io sarò con te.
Intanto preparo un sogno accogliente per chi abbia vissuto con amore la propria esistenza.
Un giardino con tanti fiori rigogliosi.
Un sole sempre sereno.
Vivi bene la tua vita e dedica un sorriso a chi non può più.
Un giorno troverai una rosa più bella delle altre.
Sappi che è un dono di chi sei riuscito ad amare con tutto il cuore.
Sia in questa che nell'altra vita.
E non esiste la parola fine....ora lo so!!


Piano piano la sua mano mi lascia andare.
Il suo sorriso si allontana da me e comincio a cadere nel buio.
Ora sono nel mio letto.
I miei occhi sono rigati dalle lacrime poi mi giro....
una rosa bianca è accanto a me.
Una rosa bianca senza spine.



Francesca Primavera Negri  ( 2004 )

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